Il gatto è un animale che nella sua storia evolutiva remota si è adattato agli ambienti desertici nei quali viveva e proliferava con successo, ben prima che si instaurasse il suo rapporto con l’uomo ed il conseguente processo di domesticazione.
Ovviamente questo ha fatto sì che il gatto si sia adattato a bere poco per fare fronte alle avversità ambientali ed il suo sistema urinario sia particolarmente abile a concentrare l’urina in modo da “sprecare” il meno acqua possibile pur eliminando efficacemente con la minzione le tossine prodotte dal metabolismo.
Purtroppo questa caratteristica predispone i gatti alle patologie sia renali che alle basse vie urinarie con l’insorgenza piuttosto frequente di cistiti.
In caso di insufficienza renale conclamata il gatto perde la capacità di concentrare l’urina, che al contrario è troppo diluita e quindi spontaneamente si abbevera in modo superiore al anormale, anche se ciò non sempre compensa la perdita di acqua persa con le urine con conseguente disidratazione e calo della perfusione del rene stesso che tende a peggiorare in un meccanismo perverso e vizioso.
Anche i gatti con lievi alterazioni al sistema urinario o che abbiano anche solo segni premonitori di tali patologie traggono vantaggio dal bere un quantitativo di acqua maggiore.
Ovviamente il medico veterinario provvederà a suggerire le terapie adeguate tra cui la somministrazione di fluidi per via endovenosa in ricovero o sottocutanea anche a casa.
Può però tornare utile fare assumere al gatto liquidi per via naturale in modo superiore a quanto esso sarebbe portato a fare, come coadiuvante alle terapie mediche.
Vediamo quindi alcuni piccoli accorgimenti come far sì che il gatto beva di più, benché si tratta di tentativi talvolta frustranti per il proprietario.
- Aumentare il numero di ciotole d’acqua: posizionare diverse ciotole d’acqua in giro per la casa in posti inusuali. I gatti prestano attenzione alle novità e spesso si è visto bere gatti da altre fonti d’acqua benché avessero la propria ciotola a disposizione.
- Usare ciotole di forma e dimensione diversa, per lo stesso discorso di prima il gatto potrebbe essere attratto dalla novità.
- Lasciare a disposizione acqua corrente, molti gatti la preferiscono. Vi sono alcune fontanelle commercialmente prodotte a tale scopo.
- Provare con tipi di acqua diversa, nel senso che abbia gusti diversi, ad esempio le acque minerali o aggiungere nella ciotola un poco di acqua delle scatolette del tonno (quello non sottolio).
- Alcuni gatti mal tollerano il gusto del cloro, pertanto fare decantare 24 ore l’acqua per permettere al cloro di evaporare.
- Alcuni gatti prediligono l’acqua sempre fresca, perciò in questo caso va cambiata spesso.
- Aggiungere acqua al cibo: in questo modo si forza il gatto ad assumere acqua, che manterrà comunque l’abitudine di approvvigionarsi dalla ciotola.
Prestare attenzione al fatto che alcuni gatti non amano i cibi troppo umidi e potrebbero alimentarsi meno.